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Pellet e Legna

Assistenza stufe a pellet a Parma.

La ditta Magnani si occupa di manutenzione di generatori a pellet e legna di varie marche: Thermorossi, Palazzetti, Cola, Adler, Vulcania, Lincar, Stuv, Nevo, Tepor, Italiana Camini, Austroflamm, Caminetti Monte Grappa, Ungaro, Innofire, Klower.

Ricordiamo che ancora di più con questi tipi di combustibli è importante una buona manutenzione annua.

La manutenzione delle stufa e la sua regolare pulizia è indispensabili per preservare la funzionalità in sicurezza del prodotto.
La manutenzione generale deve essere eseguita in relazione ai consumi, di legno o pellet, alla tipologia dell’impianto e sempre comunque una volta all’anno.

Il periodo più idoneo per eseguire la manutenzione è quando termina il periodo invernale ( Aprile , Maggio ) i residui di fuligine e della combustione danneggiano e corrodono le parti meccaniche del generatore.

Le principali operazioni di verifica, pulizia e manutenzione che il nostro tecnico specializzato esegue annualmente sono:
Pulizia del ventilatore estrazione fumi, del ventilatore ambiente
Verifica dei componenti del sistema di accensione e caricamento pellet
Verifica delle guarnizioni presenti sulla macchina
Le guarnizioni garantiscono la tenuta della necessaria depressione nella stufa e il conseguente buon funzionamento della stessa.
Periodicamente devono essere controllate e nel caso risultassero usurate o danneggiate bisogna sostituirle; particolare attenzione deve essere posta per quella della porta focolare perché maggiormente soggetta ad usura.
Pulizia dello scambiatore di calore e di tutti i condotti giro fumi interni
Controllo parametri, verifica corretta fase di accensione, e spegnimento della stufa
Rilascio e compilazione del “Rapporto di controllo di efficienza energetica”
Compilazione del libretto per la climatizzazione
Emissione della “Ricevuta fiscale” comprovante l’avvenuta manutenzione.

Per acquistare pellet di qualità e spendere meno, i criteri di scelta consigliati sono:
Il più importante è il potere calorifico, ossia l’energia termica che una data quantità di quel particolare pellet riesce a dare :”I valori possono andare da 4,2 a 6,1Kw/kg. E ovviamente più alti sono meglio è”.
Il secondo indicatore è il residuo di cenere, che determina quanto il pellet in questione sporcherà la stufa ed i condotti di evacuazione dei fumi: “deve essere possibilmente inferiore al 2% del peso del prodotto ”.
Il terzo è la composizione, il pellet migliore è generalmente quello ottenuto con i legni resinosi, in quanto durante il processo di “pellettizzazione” si ottiene un prodotto con buone caratteristiche meccanico-fisiche, offre buone caratteristiche anche il pellet di faggio puro e a scendere il pellet ottenuto dal legno di latifoglie e quelli misti. Esiste poi anche pellet realizzato con biomasse varie: ad esempio segatura di legno mischiata a scarti di mais e/o altri cereali. Questo prodotto non è adatto alle stufe a pellet e lo si consiglia “eventualmente” solo per grandi caldaie: produce durante la combustione un alto residuo di cenere che sporca la camera di combustioni e i condotti di evacuazione dei fumi.
Altri criteri di scelta o verifica sono:
Che dentro all’imballo non vi sia troppa segatura, in quanto è indice di poca compattezza del prodotto, magari dovuta all’umidità del prodotto che tende a far sbriciolare il cilindretto compresso;Il pellet deve essere liscio, compatto e lucido.
L’integrità dell’imballo, con il fine di verificare che il prodotto non abbia acquisito umidità e quindi tenda a sfaldarsi.
Che il pellet abbia diametro e lunghezza regolari ed uniformi corrispondenti a quelle indicate sulle confezioni (ed idonee a quanto prescritto per la Vs. stufa), per evitare problemi nel processo.
La provenienza. Molti utenti, scelgono di usare pellet anche per motivi ecologici, essendo un combustibile a bilancio neutro per le emissioni e in più ottenuto da scarti. Il fatto che a volte arrivi da molto lontano ne può però pregiudicare la sostenibilità oltre a rendere più difficili i controlli sulla filiera. Meglio dunque scegliere pellet prodotto “localmente”.
Attenzione: buoni valori di potere calorifico o di residuo indicati sull’etichetta o sulla confezione del prodotto, non sono una garanzia assoluta di qualità. Verificate che sulle confezioni ci siano etichette con l’indicazione di rintracciabilità del prodotto/ produttore. Per riconoscere il pellet di qualità certificata, in Italia vi è l’attestazione Pellet Gold, per quello proveniente dalla Germania l’attestazione Din Plus e per il pellet di provenienza austriaca l’ONORM.

I pellet di legno autorizzati alla combustione nei nostri apparecchi sono quelli:
Conformi alla norma Europea EN 14961-2 (En Plus) o conformi normative nazionali come: Pellet Gold per l’Italia, O-Norm per l’Austria ed il Din Plus per la Germania.
Che hanno un diametro di 6mm e lunghezza 24 – 36mm.
Tutti i tipi di pellet che non sono conformi alle indicazioni sopra riportate sono vietati
L’utilizzo di un combustibile di qualità mediocre e/o scadente modifica il funzionamento dell’apparecchio. Il fatto di bruciare pellet di scarsa qualità Vi porta a:
Maggiore frequenza degli interventi di pulizia del prodotto e dell’impianto scarico fumi;
Aumento del consumo di combustibile;
Diminuzione del rendimento energetico del sistema
Vetro che si sporca più velocemente
Intasamento rapido del crogiolo e nei casi peggiore la formazione di depositi grumosi e friabili (con aspetto simile alla pomice o al clinker industriale).

Sì, grazie alla combustione ottimale.