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Condizionatori/climatizzatori

Assistenza climatizzatori a Parma.

Ci occupiamo di eseguire manutenzioni su impianti di climatizzazione e refrigerazione civili e industriali trattando tali impianti con i prodotti antilegionella.

In collaborazione con installatori di fiducia e associati prestiamo consulenza gratuita per la realizzazione del tuo nuovo impianto.

Durante la stagione estiva gli impianti di condizionamento dell’aria sia che si tratti di split che o fan-coil, producono una notevole quantità di condensa che viene eliminata attraverso gli appositi scarichi .
Conseguentemente alla formazione della condensa, le batterie di raffreddamento si bagnano e l’aria aspirata che non viene completamente filtrata, deposita sulle parti bagnante della batteria di raffreddamento, una notevole quantità di polveri, spore e batteri sempre presenti nell’aria dell’ambiente.
Nel momento di inattività dei condizionatori, le batterie di raffreddamento si asciugano e la mucillagine, che si deposita sulle alette, si trasforma in una crosta compatta composta in gran parte da biofilm, ideale terreno di coltura per proliferazione dei batteri.
Il continuo bagnasciuga, nonchè l’elevata temperatura generalmente presente negli ambienti, innesca un’intensissima proliferazione di batteri e quando gli apparecchi vengono messi in funzione, l’aria che attraversa le batterie trascina con sè un elevatissima quantità di batteri e spore, in grado di inquinare l’aria dell’ambiente, con conseguenti rischi di infezione tra cui quella acuta dovuta alla Legionella, il cui esito può essere tal volta letale.
Per evitare l’inquinamento dell’ambiente è sufficiente sanificare periodicamente le batterie.

– Smontaggio integrale carcassa in plastica o cover split interno
– Pulizia batteria alettata e ventilatore con strumentazine professinale a vapore a 5 bar
temperatura di esercizio vapore100°
– Sanificazine batteria alettata, ventilatore con prodotto Cillit biosil 600
– Rimontaggio Carcassa o cover split o fan-coli

Operazioni di manutenzione macchina esterna ( motocondensante )
– Smontaggio integrale carcassa in metallo
– Pulizia batteria alettata e ventilatore con vaporetto professinale a 5 bar di pressione
la temperatura di esercizio di 100° fa in modo di eliminare i batteri
– Sanificazine batteria alettata con prodotto Cillit biosil 600
– Controllo linee elettriche
– Controllo perdite di refrigerante
– Controllo livelli e temperature refrigerante con strumentaziine elettronica
– Controllo parametri di surriscaldamento , sottoraffreddamento
– Rabbocco gas refrigerante solo incaso di necessità
– Rimontaggio carcassa in metallo
– Prova di corretto funzionamento
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Il 2/1/2020 è stato pubblicato il Decreto Legislativo riguardante la normativa F gas. Scopriamo cosa prevede e quali sono le sanzioni.

F-gas normativa cosa prevede
Il Decreto Legislativo riguardante la normativa F-gas pubblicato il 2/1/2020 si pone l’obiettivo di regolare la disciplina sanzionatoria per la violazione degli obblighi relativi al Regolamento (UE) n.517/2014, e di quelli riguardanti la Commissione europea.

Il decreto stabilisce che le imprese certificate o, se si tratta di imprese non soggette all’obbligo di certificazione, le persone fisiche certificate che non inseriscono nella Banca Dati di cui all’articolo 16 del decreto del Presidente della Repubblica n. 146 del 2018 i dati necessari entro trenta giorni dalla data dell’intervento vengono multate con una sanzione amministrativa. Le sanzioni cciaa vanno da 1.000,00 euro a 15.000,00 euro, qualora non venisse fatta denuncia del fgas.

Regolamento UE, cosa prevede?
L’obiettivo della normativa è quello di attuare una decisa riduzione dei limiti di F-Gas immessi sul mercato, regolamentandone l’utilizzo e favorendo un approccio più sostenibile nell’ambito dei sistemi di condizionamento. Il regolamento UE prevede entro il 2030 la riduzione del 79%, in perfetta sintonia come quelli che sono gli appelli di Greta Thunberg. Nel dettaglio, questo provvedimento prevede che dal 2020 non verranno più ammessi gas con un valore di GWP oltre 2500 per tutti gli impianti nuovi e per la manutenzione degli impianti già in uso con carica refrigerante > 40 Ton di CO₂ equivalente.

Entro il 2020, quindi, il gas R404A nella maggior parte degli impianti dovrà essere rimpiazzato da nuovi prodotti, che saranno quelli a basso impatto ambientale. Tutto questo avverrà seguendo tre principali modalità di intervento:

La riduzione progressiva dell’immissione sul mercato di F-Gas
La restrizione di utilizzo di gas ad alto effetto serra nei nuovi impianti e per la manutenzione di impianti esistenti
La prevenzione delle emissioni di F-Gas mediante controlli periodici e recupero del gas esausto e relativo smaltimento
Per raggiungere questi obiettivi e monitorare i risultati, il Regolamento F-Gas obbliga agli stati membri dell’Unione Europea di effettuare il controllo dati sulle emissioni, mantenere dei registri e gestire la procedura di formazione e certificazione degli operatori. Le nuove regole sono tutte incluse appunto nella nuova normativa che stabilisce anche una nuova regola per la dichiarazione fgas.