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Canne fumarie e video ispezioni

Assistenza canne fumarie e video ispezioni a Parma.

La ditta Magnani si occupa della pulizia canne fumarie e video ispezioni.

La manutenzione deve essere periodica ed effettuata secondo quanto disciplinato dalla normativa tecnica UNI 10847 da spazzacamino abilitato con relativa compilazione del libretto di impianto obbligatorio a partire dal 15 ottobre 2014.

La manutenzione ordinaria dell’impianto fumario si distingue tra ispezione generale e intervento manutentivo, che viene realizzato attraverso alcune fasi:
-Visione dell’impianto, se necessita con video ispezione interna
– Scelta del sistema di pulizia e delle tipologie di spazzole

N.B la nostra azienda utilizza dei sistemi di puliza innovativi che ci permettono di eseguire le operazioni senza salire sul tetto e di eseguire le operazioni dall’interno dell’unità abitativa
– Preparazione dell’area di lavoro con teli per evitare uscita di fuliggine
– Azione di pulitura e rimozione fuliggini
– Controllo del passaggio dei fumi, verifica di libero scorrimento fumi, sistemazione dell’impianto per la rimessa in funzione

Visualizzazione dell’edificio, tetto e situazione comignoli
– valutazione se necessario, eseguire lavideo ispezione iniziale per scelta delle spazzole e dell’attrezzatura in base alla tipologia della canna fumaria
– sigillatura bocca del camino per evitare la fuoriuscita delle fuliggini durante la pulizia
– scovolatura a mano o meccanica della canna fumaria
– aspirazione delle fuliggini e pulizia del focolare
– prova con penna fumogena del normale funzionamento.

Se possibile è meglio contattare lo spazzacamino alla fine della stagione invernale ( maggio, giugno ) per evitare che la fuligine non sedimenti si indurisca e danneggi o provochi corrosioni alla canna fumaria.
Per una normale pulizia di una canna fumaria si impiega circa un’ora in condizioni di una normale pulizia ordinaria, ma in alcuni casi si può impiegare di più.

Per una corretta pulizia le attrezzature sono varie. Si parte dall’intramontabile sistema a battente con scovoli di varie misure al sistema ad aste o con il più moderno sistema meccanico a rotazione. Di fondamentale importanza è la scelta della spazzola da utilizzare che accomuna tutti i tipi di pulizia: in base al materiale di cui è fatta la canna fumaria e la sua forma geometrica si dovrà scegliere il materiale della spazzola. Per esempio nelle moderne canne fumarie in acciaio bisogna usare spazzole non abrasive in ferro, ma con delle setole in nylon o in peck più morbide e meno invasive.

Il fai da te – sottolineano dall’associazione nazionale fumisti e spazzacamini – non è assolutamente possibile. Non perché l’utente non sia in grado di far scorrere uno scovolo/riccio nel camino ma perché non è in grado di valutare lo stato reale della sua canna fumaria; primo di tutto per inesperienza (uno spazzacamino vede centinaia di situazioni diverse) e poi per la mancanza delle strumentazioni idonee per una visione particolareggiata, come la video ispezione.
Va considerato inoltre che lo spazzacamino qualificato (e aderente ad ANFUS) ha imparato un metodo di lavoro che consente il rilascio di un documento che attesti l’avvenuta pulizia da presentare alla propria assicurazione nel caso di incendio tetto.

Avere un camino pulito riduce in modo esponenziale il pericolo di incendio dello stesso che inizialmente coinvolge la struttura del tetto per poi propagarsi all’abitazione sottostante e non per ultimo coinvolgere anche le case vicine. Oggi questo problema è ancora più diffuso con l’aumento della presenza dei tetti auto ventilati. Inoltre, le installazioni dei camini in acciaio effettuate da persone non adeguatamente preparate e ignare delle normative nazionali ed europee che regolano la materia sono la principale causa di incendio insieme alla mancanza di manutenzione periodica.

Un’altra problematica legata al camino non pulito riguarda la riduzione di tiraggio e inevitabilmente un aumento dei consumi. Ad esempio, 0,5 mm di fuliggine aumentano i consumi del 2% per arrivare fino al 16% con soli 3 mm. L’esperienza ci dice che 3 mm di fuliggine si formano nell’arco di poco più di un mese di utilizzo costante del nostro caminetto o stufa.

La pulizia va ovviamente fatta con le attrezzature idonee a non rovinare il camino sul quale si sta intervenendo. Un semplice esempio: in un camino di acciaio corrugato non potrò certo utilizzare dei ricci in ferro altrimenti andrei a modificare le caratteristiche meccaniche della canna fumaria, compromettendo la tenuta alla pressione, condense, fumi e ceneri. Non bisogna dimenticare mai che per quanto un apparecchio sia sofisticato non può funzionare da solo. I caminetti e le stufe sono impianti di riscaldamento, ovvero impianti termici,e devono essere installati nel rispetto delle normative tecniche e mantenuti periodicamente per lasciarne inalterate nel tempo le caratteristiche e soprattutto per garantire la sicurezza di chi ama il calore del fuoco di legna.
Eseguendo la manutenzione dall’unità abitativa senza salire sul tetto si evitano problematiche del tipo la presenza della linea vita sul tetto che non è necessaria per eseguire la manutenzione si evita che l’operatore possa correre rischi, in più si evitano possibili rotture di coperture come tegole o coppi.